giovedì 3 settembre 2009

Il piccolo cenacolo


L’ultima fase della lunga vita del P. Arpino si caratterizzò per un suo impegno particolare con i fedeli laici. Già ad Afragola si era dedicato alla guida spirituale delle comunità neocatecumenali. A Secondigliano, incominciando dall’anno 1990, diede origine con un gruppo di fedeli laiche al “CENACOLO”.

Nella sua lunga esperienza di confessore e direttore di spirito aveva imparato che non c’è vera conversione se non parte dal cuore. Con il “PICCOLO CENACOLO” si proponeva di far vivere ai fedeli laici un’esperienza forte della presenza dello SPIRITO SANTO, perché alla sua luce potessero conoscere la propria vita e decidere il cambiamento. Infatti dice: “ Di questo Cenacolo il gran maestro è lo Spirito Santo”. Egli vedeva nel “PICCOLO CENACOLO” una risposta al carisma del Fondatore: “Dio è Amore, scriveva in una lettera inviata al P. Generale, e vuole dispensare il suo amore nei nostri cuori, perché noi lo accendiamo nel cuore del prossimo”. Il “PICCOLO CENACOLO” doveva, perciò, essere il luogo, dove ci si potesse accendere dell’Amore di Dio per accenderlo, poi, nel cuore degli altri.

Proponeva uno stile, che rispecchiava la sua vita: “Vivere nel silenzio, nel raccoglimento e nella preghiera continua ed unanime” ed un impegno che era prettamente spirituale: “La preghiera assidua del cuore, l’ascolto della Parola, l’Eucaristia ed il Rosario, vissuti nell’umiltà e sincerità di cuore, insieme al Cuore Immacolato ed Addolorato di Maria Vergine”.

In questo gruppo P. Arpino esprimeva tutta la sua esperienza interiore e testimoniava l’ansia apostolica del

Missionario dei Sacri Cuori: accendere nel “CUORE” del prossimo l’Amore di Dio.

1 commento:

  1. A tutti voi che leggerete questo commento, inviateci le vostre richieste di preghiere e di intercessione... le eleveremo a Gesù il lunedì durante la preghiera allo Spirito Santo!
    Gesù ti ama, non esitare!

    RispondiElimina